Villa Medicea dell’Ambrogiana
Una residenza storica

Posta sulla riva sinistra del fiume Arno, lungo il tragitto fluviale che da Firenze conduce a Livorno, la villa Ambrogiana è stata un tempo florida residenza di caccia della famiglia dei Medici ed è immersa nel Parco dell’Ambrogiana.
Nel suo nucleo più antico la villa fu acquistata da Ferdinando I de Medici, che dal 1587 avviò i lavori di restauro, affidati prima a Raffaele Pagni poi a Gherardo Menichini, raddoppiando le torri angolari e conferendogli così una struttura geometrica regolare. Numerosi i rifacimenti susseguitosi nei secoli, tra cui l’innalzamento di un piano, come si può dedurre dal confronto della lunetta di Giusto Utens del 1599 con il dipinto di Giuseppe Zocchi del 1744. Notevole era il parco-giardino che giungeva fino al greto del fiume, con una grotta manieristica con giochi d’acqua, opera di Giovan Battista Ferrucci detto il Tadda, ornata da bassorilievi con soggetti fluviali, faunistici e floreali.
Dal 1886 fino agli inizi del 2017 la Villa è stata sede del primo Manicomio Criminale italiano, successivamente trasformato in Ospedale psichiatrico giudiziario. Al momento non è possibile accedere all’edificio.
PARCO DELL’AMBROGIANA
Il parco si trova sulla riva sinistra dell’Arno, in uno dei luoghi più scenografici della città, e ospita al suo interno la Villa Medicea.
Nel suo nucleo più antico la villa fu acquistata da Ferdinando I de Medici, che dal 1587 avviò i lavori di ampliamento. Altri numerosi rifacimenti si sono susseguiti nei secoli, tra cui l’innalzamento di un piano e il corridoio in stile vasariano che unì il corpo principale della vilal alla Chiesa. Notevole era il parco-giardino che giungeva fino al greto del fiume, con una grotta manieristica con giochi d’acqua, ornata da bassorilievi con soggetti fluviali, faunistici e floreali. Dal 1886 fino agli inizi del 2017 la Villa è stata sede del primo Manicomio Criminale italiano, successivamente trasformato in Ospedale psichiatrico giudiziario. Al momento non è possibile accedere all’edificio.
Immersa nel parco dell’Ambrogiana si trova la Chiesa dei SS. Quirico, Lucia e Pietro D’Alcantara. La Chiesa, fondata da Cosimo III nel 1678, è nata dall’unione di tre edifici, il più antico dei quali fu la chiesa di San Quirico, unita, fin dal 1482, a Santa Lucia. Nella facciata si trova la riproduzione della Cruz de Caravaça, considerata miracolosa, mentre nel lato sinistro della navata vi è il miracoloso Crocifisso della scuola di Baccio da Sinibaldi. Nella sagrestia, invece, si trova un capolavoro scultoreo del Seicento fiorentino, il Cristo alla Colonna, eseguito da Michelangelo Naccherino per Cosimo II. Vicino al convento sorge l’Orto dei frati in cui venivano coltivati fiori e prodotti per l’alimentazione.

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